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  • LUISA BREVI

PAGAMENTI INTERNAZIONALI: QUALI RISCHI

Una delle maggiori difficoltà che devono affrontare gli imprenditori che operano con l’estero è l’individuazione delle condizioni di pagamento più idonee a tutelare i loro interessi, siano essi venditori o acquirenti.




Una delle maggiori difficoltà che devono affrontare gli imprenditori che operano con l’estero è l’individuazione delle condizioni di pagamento più idonee a tutelare i loro interessi, siano essi venditori o acquirenti: il venditore ha interesse ad evitare il rischio di mancato o ritardato pagamento; l’acquirente mira a conservare, quanto più possibile, la liquidità necessaria ad effettuare il relativo pagamento cercando di posticiparlo rispetto alla consegna della merce o alla prestazione del servizio, anche e soprattutto al fine di verificare, nel frattempo, se la merce o i servizi forniti sono conformi al pattuito. Per non parlare poi dei contratti più complessi, rispetto alla compravendita di beni e servizi, dove le esigenze delle due parti, a loro volta, divengono sempre più difficili da soddisfare.

Cosa tenere in considerazione

Rischio di produzione Si parla di rischio di produzione ogni qualvolta l’imprenditore mette in produzione i propri prodotti senza la garanzia di poter recuperare, in tutto o in parte, i relativi costi. Il rischio si verifica a seguito di ragioni legate, soprattutto, a: i) decisioni prese dall’acquirente (ad esempio, revoca o sospensionedell’ordine o mancato ritiro della merce); ii) mutate condizioni economico-finanziarie dell’acquirente o del Paese di destinazione; iii) variazioni dei costi di produzione. Il rischio commerciale è legato invece alla solvibilità ed affidabilità dei clienti.

Rischio di cambio Il rischio di cambio sussiste, sia per il venditore che per l’acquirente, in caso di contratti stipulati in valuta estera, per esempio, a seguito della partecipazione ad aste o appalti indetti da committenti esteri. Tale rischio si concretizza, in sostanza, quando il valore del corrispettivo concordato in sede contrattuale non coincide con il corrispettivo versato all’atto del pagamento a causa di una variazione del valore della moneta utilizzata per la regolazione del rapporto. Anche questo rischio può essere ridotto o coperto integralmente attraverso finanziamenti in valuta o altri strumenti di tipo assicurativo, bancario e finanziario. Può essere inoltre fissato un prezzo minimo a tutela del venditore (floor price) ed un prezzo massimo a favore del compratore. Per la determinazione delle modalità di pagamento sarà necessario specificare la valuta, tenendo conto della sua convertibilità e dei rischi di cambio, attraverso clausole con le quali le parti utilizzano una valuta più stabile o con le quali si stabilisce un rapporto di cambio prefissato tra due valute: tale tasso verrà sottoposto a revisione in caso di scostamenti tra tale rapporto che superino un livello di riduzione o aumento di prezzo predeterminato.

Rischio Paese Tale rischio si verifica qualora il pagamento o la transazione in genere non vengano effettuati poiché il Paese della parte che deve effettuare il pagamento non è in grado, per svariati motivi economici, finanziari, politici ma anche legati a guerre o disastri naturali), di far fronte agli impegni finanziari assunti dal “sistema” nei confronti di soggetti non residenti. Una delle soluzioni possibili in questo caso è la stipula di una polizza assicurativa a copertura di questo rischio (verifiche sul rischio paese nelle banche dati della SACE).





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